Visivo (VT)

Esame visivo

Anticamente  si riteneva che la luce fosse emessa dalla pupilla sotto forma di particelle che colpivano gli oggetti e ritornavano ad essa modificate in funzione degli oggetti colpiti.

Il primo e più importante metodo di controllo non distruttivo, ma anche il meno compreso ed usato, è sicuramente rappresentato dall’esame visivo che viene condotto con l’ausilio dei soli occhi o di dispositivi d'ingrandimento, e quindi senza mutare, alterare o distruggere il materiale in esame.

A differenza delle altre tecniche di controllo non distruttivo, su questo tipo d’esame non è stato scritto molto fino ad oggi, forse perché, superficialmente, sembra una cosa molto semplice e sicuramente più di un tecnico si meraviglierà che ci sia così tanto materiale da farne un libro ed un corso.

Per capirne l’importanza basterebbe fare un’analogia con la professione medica nella quale, pur disponendo di molti e sofisticati apparecchi di diagnosi, il semplice esame visivo risolve tanti problemi, anzi molto spesso le apparecchiature vengono usate per confermare quanto già visivamente sospettato. C'è una grande differenza tra il guardare un certo particolare ed osservarlo con occhi allenati a tale scopo e con la consapevolezza di cosa si va cercando.
Dopo la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco, l’etere era per gli antichi il quinto elemento distribuito nelle regioni celesti dello spazio. Dotato di proprietà terrene dai fautori della teoria ondulatoria, "l’etere pervade ogni cosa così liberamente come il vento che attraversa un boschetto".

L’esame visivo inizia con l’osservazione del particolare ad occhio nudo e ciò non è una banalità, ma il passo più difficile: occorre esercitarsi non solo a guardare, ma anche a vedere!

Per esempio, invece di muovere la testa lentamente ed esplorare con continuità una superficie, è più corretto ed efficace spostare la testa di pochi gradi fermandosi ad osservare per il tempo necessario, ripetendo tale operazione fino al completamento dell’ispezione dell’intera superficie, e sforzandosi nel contempo di concentrarsi per individuare ogni condizione o segno superficiale non usuale (variazioni di colore, striature, ecc.) e la loro possibile causa.
Dopo questa prima fase si procede ad una osservazione sotto ingrandimento utilizzando, a seconda della necessità, dispositivi che vanno dalla semplice lente al microscopio al boroscopio.

Si può ottenere un notevole aiuto realizzando uno schizzo, il più dettagliato possibile, delle aree anomale, poiché tale operazione mette in evidenza un maggior numero di particolari. E’ molto importante, inoltre, osservare cercando di non imporre la propria opinione, ma lasciando al particolare stesso la possibilità di raccontare la sua storia e le sue disavventure.

Il boroscopio è uno strumento ottico di precisione, con illuminazione incorporata, che può essere usato per verificare visivamente Le superfici interne di cavità, tubazioni, tubi, giranti e contenitori, pareti e assemblaggi, e altre strutture complicate, altrimenti non accessibili vengono esaminate utilizzando un boroscopio, strumento disponibile sia nella versione rigida che flessibile.

Anche per l'esame visivo, almeno fino ad oggi, non sono state molte le occasioni didattiche e la CND studio Sas che da molti anni ha fatto dell'addetsramento il proprio lavoro quotidiano ha inserito tra i suoi corsi questa tecnica divulgatissima ormai da qualche anno.

Il corso è rivolto a tecnici di ogni settore industriale, con o senza particolare esperienza e affronta tutte le problematiche di base, teoriche e pratiche, che si presentano nell'esecuzione dell'esame visivo, compreso quelle riguardanti l'ambiente aeronautico.

Allo scopo è stato approntato un testo che rappresenta una delle poche possibilità, in italiano, di approccio e approffondimento di questa materia.
E' possibile conseguire la qualifica secondo ASNT e UNI EN ISO 9712.

Programmi e date

Livello 1
Livello 2 ASNT
Livello 2 UNI EN ISO 9712

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