L’insieme di esami, prove e rilevamenti eseguiti utilizzando metodi che non alterano in alcun modo il materiale e che sono rivolti alla ricerca e all’identificazione di discontinuità presenti in superficie o all’interno del materiale stesso costituisce la settore dei cosiddetti “Controlli Non Distruttivi - CND”. Spesso sono utilizzati anche gli acronimi PND - Prove Non Distruttive e NDT - Non Destructive Testing.
I CND possono essere eseguiti in vari momenti della produzione o dell’utilizzo dei pezzi:
- se inseriti in opportune posizioni del ciclo di fabbricazione permettono d’individuare i difetti nei primi stadi della lavorazione, consentendo l’eventuale scarto prima delle spese derivanti da ulteriori lavorazioni.
- alla fine del ciclo di fabbricazione garantiscono la qualità dei pezzi prodotti.
- in servizio garantiscono la permanenza dei requisiti di qualità iniziali e in molti casi anche la sicurezza del personale.
Certo, i Controlli non Distruttivi non sono il solo sistema di controllo, ma senz'altro uno dei più efficaci e meno costosi. Inoltre, considerando la sempre maggiore competitività del mercato, occorre tenere presente questo vecchio detto: "Se non mantieni un'alta qualità a un costo ragionevole, qualcun altro otterrà il contratto prima di te".